Realizzati dall’interior designer Simona De Fazio e dalle studentesse del NID – Nuovo Istituto Design di Perugia, Maria Giulia Ferroni e Maria Claudia Scopetti, sono i progetti primi classificati nell’edizione 2025 del concorso dedicata agli scaldasalviette di design per l’hotellerie.
Ecco i vincitori della quarta edizione del Design Warm Contest, il concorso ideato da Scirocco, primo e unico in Italia, per la ricerca di nuovi talentuosi designer per la progettazione di innovativi radiatori e scaldasalviette di design.
Aperta a studenti e professionisti, senza alcun limite d’età, l’iniziativa, con il patrocinio, per il quarto anno consecutivo, di ADI Associazione per il Disegno Industriale, ha visto la partecipazione di professionisti e studenti provenienti da tutta Italia. L’edizione 2025 ha avuto come focus la realizzazione di uno scaldasalviette che combinasse più aspetti innovativi, sia tecnici che estetici, adatto all’installazione in ambito hospitality (hotel, resort, relais, ecc.).
Vincitori della quarta edizione i progetti VEA, per la categoria riservata ai professionisti, e SPACE UP, per quella degli studenti, che si sono così aggiudicati i premi in palio, rispettivamente, di 5.000 e 2.000 euro,nonché, la possibilità che il progetto venga messo in produzione con uno specifico contratto che ne regolerà il rapporto economico con il designer.


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VEA, realizzato dall’interior designer Simona De Fazio (founder di Studio Sospeso con Carmen Carugno), è un termoarredo ispirato all’arte dell’origami modulare, che traduce il linguaggio delle pieghe in una superficie scultorea capace di diffondere calore in modo avvolgente. Realizzato in alluminio ad alta conducibilità termica è disponibile in due dimensioni pensate per adattarsi a diverse proporzioni della stanza da bagno hospitality. Disponibile con sistema di riscaldamento misto, combinando funzionamento idraulico ed elettrico, il radiatore è dotato di una funzione di asciugatura rapida per salviette e tessuti e con il controllo remoto tramite app consente agli utenti di gestire facilmente il riscaldamento anche a distanza.



SPACE UP, creato dalle studentesse del NID – Nuovo Istituto Design di Perugia, Maria Giulia Ferroni e Maria Claudia Scopetti, è un termoarredo il cui concept trae ispirazione dai nidi degli uccelli tessitori, vere architetture sospese realizzate con fili intrecciati d’erba. A partire da questa immagine, prende quindi forma un oggetto che non aderisce semplicemente alla parete, ma ne interpreta il ruolo, trasformandola e ridefinendola, introducendo una dimensione tridimensionale che arricchisce la percezione visiva e funzionale del calore. Il radiatore è formato da un corpo circolare in metallo al cui interno è integrata una resistenza elettrica. Il calore viene, poi, diffuso attraverso una corda in tessuto di poliestere conduttivo, che richiama volutamente il tema dell’intreccio.
Infine, la giuria ha voluto riservare una menzione speciale agli studenti dell’Università IUAV di Venezia, che, in quattro edizioni del concorsohanno partecipato iscrivendo ben 35 progetti, 6 dei quali arrivati nella shortlist dei finalisti e distinguendosi per l’impegno costante e la qualità dei progetti presentati.
“Siamo particolarmente legati al tema dell’hospitality – commentano Sabrina Mora e Filippo Arbellia, amministratori e soci di Scirocco – considerato il crescente interesse che i nostri prodotti ricevono da parte di importanti studi di architettura e interior design che si sono occupati della realizzazione di prestigiose strutture ricettive e residenziali italiane e internazionali. Siamo rimasti davvero piacevolmente colpiti dai progetti che studenti e professionisti ci hanno presentato in questa edizione del concorso. In molti casi soluzioni estremamente creative, come quelle che hanno vinto il contest, e che pensiamo possano avere un reale riscontro da un punto di vista progettuale e realizzativo e con concrete possibilità di successo come soluzioni innovative e funzionali per il mondo dell’hotellerie e dell’ospitalità nel suo complesso”.