Tipologie di termoarredo
Termoarredi soggiorno, la guida semplice
Utilizzare un termoarredo in soggiorno è la soluzione migliore per conciliare esigenze di comfort con quelle del design, valorizzando lo spazio con stile e originalità.

Come scegliere i termoarredi per il soggiorno e il salotto

Termoarredi soggiorno   Scirocco H   Tiffany

TIFFANY

Termoarredo dal gusto retrò totalmente in ghisa e dalle decorate valvole ottonate, Tiffany grazie al suo materiale nativo, crea una piacevole atmosfera di tepore costante e caldo diffuso. La cura nei dettagli è assoluta e si riflette nella ricchezza dei suoi decori e nella sinuosità della sua forma.

GRAFFE

Design: Franca Lucarelli-Bruna Rapisarda

Un radiatore elegante e raffinato, puro nella forma e nelle proporzioni, con un design innovativo e inconfondibile la cui ispirazione progettuale sono gli anni del Pop. Graffe è realizzato da un tubo in acciaio circolare che si snoda sinuosamente, dando vita a uno scaldasalviette unico.

Termoarredi soggiorno   Scirocco H   Graffe

STARLIGHT

Design: Franca Lucarelli-Bruna Rapisarda

Luce e calore danno vita a Starlight, radiatore di design formato da una sottile lastra in acciaio con luci LED completamente integrate che ricorda le antiche pergamene.  Starlight è caratterizzato da luce soffusa e all’alta efficienza termica garantita dal funzionamento idraulico o elettrico.

SQUARE

Design: Franca Lucarelli-Bruna Rapisarda

Square è un termoarredo in acciaio con installazione a parete dalla concezione innovativa. Punto forte è il suo cuore centrale dove valvola, detentore e attacchi idraulici sono sapientemente mascherati dall’elemento umidificatore. 

Termoarredi soggiorno   Scirocco H   Square
Termoarredi soggiorno   Scirocco H   myNew Dress 2

MYNEW DRESS

Design: Franca Lucarelli-Bruna Rapisarda

Con myNew Dress il design eccentrico e camaleontico dell’intramontabile termoarredo di Scirocco adesso è configurabile con le misure più adatte alle proprie esigenze di spazio e resa termica.

Termoarredo in soggiorno: il calore che arreda

Ti è mai capitato di guardare il soggiorno e pensare che manchi qualcosa? Magari un quadro, una pianta, un complemento d’arredo in grado di definire lo spazio. A volte la ricerca può essere molto più semplice di quanto si pensi e un termoarredo da salotto rappresenta la soluzione facile, comoda e versatile.

Il termoarredo ha infatti il grande vantaggio di inserirsi con facilità in ogni tipo di ambiente, valorizzandolo.

Orizzontale o verticale: il termoarredo di design per ogni esigenza di spazio

Le attuali tendenze di mercato danno la possibilità di scegliere soluzioni differenti in base alle situazioni. Forme, colori, materiali e anche l’orientamento: orizzontale o verticale.

Il primo caso è ideale per una parete lunga, spaziosa, da riempire. Un termoarredo orizzontale può essere montato a diverse altezze, in modo del tutto innovativo, come fosse un quadro. Parliamo ovviamente non dei classici modelli tubolari, ma delle forme piatte in acciaio, create appositamente per stupire.

Quello verticale è un radiatore adatto o ad una parete stretta e alta, oppure in ambienti piccoli, per slanciare la linea della stanza.

Le due soluzioni possono anche essere combinate per creare un effetto dinamico.

Acciaio o ghisa? Una scelta di stile

Due materiali formidabili, entrambi perfetti per realizzare termosifoni. La ghisa è il materiale storico, il primo ad essere utilizzato dal 1800 e tuttora in voga. Questo significa che è estremamente valido, sotto ogni punto di vista. Pesante, corposo, in grado di condurre benissimo il calore e di mantenerlo per tempo molto lungo anche dopo lo spegnimento della caldaia.

Siamo abituati a pensare alla ghisa come ad un materiale ormai obsoleto, troppo classico, con la solita forma tubolare arrotondata. La realtà è ben diversa, perché oggi la ghisa si utilizza anche per realizzare sia termosifoni di design per il salotto che alternative vintage e ricercate, come dimostra la collezione di radiatori in ghisa Style and Soul di Scirocco, ispirata al movimento artistico dell’Art Nouveau.

Linee dal fascino intramontabile, che conciliano moderno e classico con uno stile versatile ma pieno di carattere, anche grazie all’evoluzione del settore che ha permesso di creare modelli sempre più innovativi

La ghisa presenta il vantaggio di essere un materiale estremamente resistente alla corrosione e la sua pesantezza, se da un lato viene vista come uno svantaggio, dall’altro rappresenta robustezza e durevolezza.

Di fatto, un termosifone in ghisa può durare per sempre, è un acquisto una tantum.

L’acciaio è invece molto leggero, facilmente lavorabile, perfetto per creare forme nuove e personalizzate. Altamente resistente a corrosione, usura e graffi, concilia efficienza energetica e potenza riscaldante.

I termosifoni in acciaio si scaldano rapidamente, rilasciano una notevole quantità di calore nell’ambiente durante il funzionamento e si raffreddano molto lentamente (al contrario invece dell’alluminio) una volta che la caldaia viene spenta.

Classico o moderno: il termoarredo da salotto tra passato, presente e futuro

Quella dello stile è una questione del tutto personale. Classico o moderno, la dicotomia che da sempre ha contraddistinto il design è un fenomeno destinato a rimanere sempre vivo.

Ma, invece, che concentrarsi solo su questa opposizione di caratteri, perché non provare anche a trovare un connubio tra i due mondi?

Classico e moderno possono tranquillamente coesistere, sia separatamente, creando un contrasto dinamico e originale, sia facendo parte dello stesso elemento.

In uno spazio molto grande, come ad esempio un open space con ingresso e cucina, in cui siano necessari almeno due termosifoni, è possibile installare un radiatore di design in soggiorno e uno in stile vintage in cucina, o viceversa.

Al tempo stesso, si possono scegliere termosifoni dal carattere versatile, adatti ad ogni stile e ambiente, dalle linee semplici, pulite e sobrie. Soluzioni che sembrano passare inosservate, ma che invece creano, in maniera del tutto discreta un valore aggiunto importantissimo nell’arredamento della stanza.

Come scegliere i termoarredi per il salotto

Fino a poco tempo la scelta del termosifone non era un problema. C’erano i soliti modelli, che potevano piacere o meno, o li si lasciava a vista o li si nascondeva dietro un pianta o un copritermosifone appositamente realizzato.

Adesso è tutto cambiato, abbiamo visto come le proposte sia tante e diverse, in grado di soddisfare ogni esigenza. Non c’è più bisogno di preferire l’estetica o la funzionalità, perché gli ultimi modelli possono offrire entrambi.

Forme e colori

Non solo bianco: i termosifoni moderni sono presenti in un numero ormai indefinito di colorazioni, basta solo scegliere quella più adatta all’ambiente in cui il radiatore andrà inserito.

Quindi si tratta di una scelta accurata, che può influire in maniera decisiva sul design. È anche un’opportunità, per dare un tocco di colore e forma ad uno spazio lineare ed essenziale: un contrasto dinamico ed efficace.

Anche la forma è una variante che si può modificare e risulta cruciale ai fini di una scelta di arredamento. Pure qui, assecondare il criterio preesistente o contrapporsi? Scelta personale: si può decidere di mantenere una coerenza con linee che si riprendono tra di loro, oppure alternare gli stili ed osare con un carattere originale e sfrontato?

Le possibilità sono davvero tante.

Come calcolare il numero esatto di elementi per un termoarredo da salotto

Dopo aver scelto stile, forma e colore, affidandosi all’istinto delle pulsioni estetiche, è il momento di passare a questioni tecniche e oggettive, come il calcolo degli elementi necessari affinché un termosifone di design possa riscaldare il soggiorno con la massima efficienza.

Si può delegare il compito all’installatore, che effettuerà il calcolo secondo il metodo tecnico, ma è sempre utile sapere come si arriva al risultato, almeno approssimativamente, in base al cosiddetto metodo empirico.

Secondo quest’ultimo, la formula del fabbisogno termico equivale a: Watt (fabbisogno termico) =  mc (metri cubi, volume dell’ambiente) * ct (coefficiente termico della fascia climatica come definito dal DPR 412/93, espresso in watt).

Innanzitutto occorre conoscere superficie e altezza della stanza, per avere il valore del volume, espresso in metri cubi (per esempio, 4x5x3 di altezza = 60 metri cubi).

A questo punto bisogna individuare il coefficiente termico coincidente con la propria zona geografica. Sul sito dell’ENEA è possibile verificare il coefficiente termico stabilito, ovvero:

  • Zona A: coefficiente termico stimato pari a 27 W/mc
  • Zona B: coefficiente termico stimato pari a 29 W/mc
  • Zona C: coefficiente termico stimato pari a 30 W/mc
  • Zona D: coefficiente termico stimato pari a 32 W/mc
  • Zona E: coefficiente termico stimato pari a 38 W/mc
  • Zona F: coefficiente termico stimato pari a 42 W/mc

Supponendo che ci si trovi in zona D, il nostro fabbisogno termico equivarrà a: 60 * 32 = 1.920 W

Una volta conosciuta la potenza di ogni elemento, si divide il fabbisogno termico totale, ottenendo così il numero di elementi necessari. Se, ad esempio, il radiatore che abbiamo scelto ha una potenza di 150 W per ciascun elemento, gli elementi totali dovranno essere approssimativamente 1920/150 = 12,8. Quindi, arrotondando per eccesso, il nostro termoarredo dovrà avere 13 elementi totali.

Questo è un calcolo, come abbiamo detto, approssimativo, che serve per avere un’idea.

Il calcolo tecnico è più complesso e prende in considerazione anche la temperatura esterna, il tipo di esposizione di ogni stanza e l’isolamento della casa.

Share it

Termoarredi soggiorno   Scirocco H   myNew Dress